Arredare con il feng shui: il taoismo applicato all’ufficio

“Pensavo di arredare secondo il feng shui”: vi è già capitato di sentir pronunciare da qualcuno una frase simile?

Il feng shui è un’arte molto antica, ausiliaria dell’architettura e dell’arredamento di interni; il nome è composto da due termini che in cinese significano rispettivamente “vento” e “acqua”, i due elementi naturali che con il loro dinamismo – il vento spira, l’acqua scorre – determinano le caratteristiche di un determinato luogo. Per comprendere meglio i suoi principi, però, è necessaria una piccola digressione sulla filosofia orientale taoista.

Colori, direzioni e ambiti di influenza secondo il feng shui

Colori, direzioni e ambiti di influenza secondo il feng shui

Secondo il taoismo, prima di tutto esisteva un non-essere indifferenziato e senza confini, il Tao. Ad un certo punto è intervenuto il Ki, un dinamismo primordiale che non è né spirito né materia, grazie al quale ha avuto origine l’essere; nell’essere si sono successivamente formate due polarità di segno opposto, lo Yin (il principio negativo, il freddo, la luna, il femminile, rappresentato dal nero) e lo Yang (il principio positivo, il caldo, il sole, il maschile, rappresentato dal bianco). Semplificando, quindi, potremmo dire che il Tao ha provocato la creazione dell’universo e dato origine ai due principi cosmici Yin e Yang, che rappresentano la natura dualistica di tutte le manifestazioni del Tao stesso (luce e oscurità, maschio e femmina, attività e passività, movimento e staticità…). Nel feng shui lo yin è rappresentato dall’acqua e lo yang dal vento.

L’argomento è ampio e meriterebbe una trattazione più approfondita: vi suggeriamo di partire dalla pagina di Wikipedia dedicata al Taoismo per poi arrivare ai numerosi siti web dedicati al feng shui disponibili in rete. In questa sede ci limiteremo a dire che le origini del feng shui sono da ricondurre all’astrologia e in particolare al Ki delle 9 stelle, che lega assieme nove numeri e i cinque elementi (fuoco, terra, metallo, acqua, legno), correlandoli ai punti cardinali; secondo i sostenitori del feng shui esiste una correlazione tra colori e punti cardinali che può influire positivamente su diversi aspetti dell’esistenza umana, incluse le varie attività che svolgiamo in casa e in ufficio, e pertanto bisogna studiare forma, colore e disposizione degli arredi seguendo schemi e principi ben precisi.

L’ufficio arredato secondo il feng shui

Secondo i principi del feng shui, un ambiente di lavoro rilassante e produttivo necessita di un locale quadrato o rettangolare e con forma regolare, cioè senza nicchie o parti mancanti, possibilmente esposto a Nord e con una buona fonte di illuminazione naturale: le zone poco illuminate infatti bloccano il fluire dell’energia negli ambienti ed hanno effetto negativo, per cui se la luce naturale dovesse creare zone d’ombra è bene intervenire con l’illuminazione artificiale, purché risulti armoniosa e non “aggressiva”. Inoltre, perché la circolazione dell’energia sia agevolata, gli elementi di arredo devono essere pochi e posizionati in maniera da non intralciare i flussi.

La scrivania è l’elemento più importante dato che su di essa viene materialmente svolta l’attività lavorativa. Questa dovrebbe essere in legno, un materiale naturale in grado di attirare solamente energie positive, ed avere gli angoli smussati, in modo che queste energie non vengano mai “spezzate”; la finitura dovrebbe essere in legno naturale o, in alternativa, laccata in colori chiari per favorire il senso di benessere e rilassamento. Inoltre, dovrebbe essere posizionata in modo tale da fare sentire al sicuro chi la occupa, che dovrebbe avere sempre un muro alle spalle e la porta di ingresso sott’occhio.

Sulla scrivania, poi, tutti gli oggetti e gli accessori dovrebbero essere posizionati lateralmente e non davanti a chi vi è seduto: le energie positive che entrano nella stanza devono avere la possibilità di raggiungere la persona e di circolare liberamente davanti a lei. In particolare, tutti gli accessori che servono per comunicare – come il telefono e il fax – devono stare sulla destra, mentre quelli strettamente legati alla nostra attività (come ad esempio il PC e le scartoffie) sulla sinistra. Elementi personali come le foto di famiglia o i nostri oggetti portafortuna devono trovare posto in alto a destra.

Secondo il feng shui, infine, in un ambiente di lavoro non dovrebbero mai mancare degli strumenti di controllo dell’energia che si ricolleghino ai cinque elementi: ad esempio per l’acqua – elemento che, se indisturbato, diviene spontaneamente calmo e statico, che favorisce la comunicazione e la collaborazione con le altre persone – potremmo pensare ad una piccola fontana d’arredo o ad un’acquario e per il legno a qualche piantina.

Arredare con il feng shui: il taoismo applicato all’ufficio ultima modifica: 2015-12-15T10:00:11+02:00 da Arredo Ufficio LAB by Simone Buscaglia

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