La vita da ufficio di oggi è profondamente diversa rispetto a quella di qualche anno fa. Sono cambiati il modo di lavorare, i rapporti coi colleghi, i rapporti con i soggetti esterni, gli orari di lavoro. Per diretta conseguenza è cambiato anche l’ambiente di lavoro, inteso come “tutto il luogo o lo spazio in cui l’attività lavorativa si sviluppa ed in cui, indipendentemente dall’attualità dell’attività, coloro che siano autorizzati ad accedere […] per ragioni connesse all’attività lavorativa, possono recarsi o sostare anche in momenti di pausa, riposo o sospensione del lavoro”.
Se questa definizione vi suona un po’ troppo altisonante e formale, sappiate che è della Corte di Cassazione (contenuta nella sentenza n.14775 dell’11 aprile 2016) e, quindi, avete perfettamente ragione. “Legalese” a parte, è innegabile che gli uffici in cui si timbra il cartellino e si passano otto ore precise seduti alla scrivania siano sempre più rari.
L’ambiente di lavoro deve assecondare le attuali modalità e forme di lavoro adattandosi alle nuove necessità di chi vive l’ufficio. L’arredamento, che è elemento costituente l’ambiente di lavoro, è stato ovviamente coinvolto in questa rivoluzione.
Il processo di cambiamento è stato bi-direzionale: i produttori di mobili per ufficio hanno iniziato a proporre soluzioni per i nuovi modelli lavorativi; contemporaneamente, chi lavora ha sentito la necessità di cercare qualcosa che fosse più in linea con le proprie esigenze.
Le caratteristiche del nuovo ambiente di lavoro
Con la digitalizzazione dei processi, si è ridotto notevolmente l’uso del cartaceo. Questo si traduce indubbiamente in una diminuzione della richiesta di spazio di archivio.
Grazie alla diffusione (quasi) capillare delle connessioni wireless, si lavora sempre più in mobilità. Oltre a quello dei contratti, insomma, sta sparendo il “posto fisso” inteso come postazione di lavoro assegnata. Si lavora in stanze diverse all’interno della stessa azienda e si lavora in uffici condivisi, i cosiddetti coworking.
C’è una maggiore attenzione per il benessere dei lavoratori, visto che sempre più aziende stanno riconoscendo la sua importanza ai fini di una maggiore produttività.
Infine, alcune realtà lavorative stanno incentivando il ridimensionamento delle gerarchizzazioni aziendali. L’obiettivo è quello di favorire le interazioni tra tutti i livelli e creare un contesto più collaborativo e “rilassato”.
Le implicazioni per l’arredo ufficio: i nuovi protagonisti
Come abbiamo detto prima, l’arredamento è uno degli elementi costituenti l’ambiente di lavoro. Le novità che si stanno diffondendo nel mondo del lavoro si traducono in una serie di cambiamenti nel sistema di domanda/offerta nel settore dell’arredamento di spazi professionali.
Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un calo delle vendite di alcuni prodotti e l’ingresso di altri completamente nuovi. Questo accade perché, nell’arredare gli spazi professionali, le nuove parole d’ordine sono versatilità, condivisione, ergonomia.
La scrivania ad altezza regolabile
Tra le soluzioni più gettonate nel nuovo ambiente di lavoro ci sono le scrivanie regolabili in altezza. Le avevamo già presentate in un articolo di qualche tempo fa; rispetto ad allora, possiamo dire che si stanno diffondendo anche oltre i territori nordeuropei. Si tratta di un prodotto che – per dirla con uno slogan – “fa bene al corpo e allo spirito”. La possibilità di modificare l’altezza del piano di lavoro in maniera rapida e comoda consente al singolo di lavorare in posizione seduta o in piedi; la stessa scrivania, inserita in un contesto di condivisione di postazioni di lavoro, può adattarsi alle esigenze di individui fisicamente anche molto diversi tra loro; infine, un prodotto simile può diventare un agile meeting point dove confrontarsi al volo con il proprio team di lavoro.

La scrivania ad altezza regolabile è l’elemento simbolo della versatilità tra i mobili per ufficio. Questa in particolare è di Bralco.
La seduta con lo schienale in rete
L’apparenza e la pomposità stanno cedendo il passo alla comodità e all’ergonomia. Le poltrone direzionali classiche – con lo schienale alto e imbottito, in vera pelle, imponenti e massicce – stanno perdendo terreno; il mercato – dai liberi professionisti per il proprio studio ai dirigenti per il proprio ufficio – preferisce soluzioni più funzionali, leggere, confortevoli e… traspiranti.
La sala riunioni da assemblare
Sempre nell’ottica dell’ottimizzazione degli spazi all’insegna della versatilità, una sala riunioni da assemblare all’occorrenza è la soluzione perfetta per gli uffici con pochi ambienti o con un ampio open space. Gli ingredienti per la ricetta sono essenzialmente due: tavoli di dimensioni contenute da accostare tra loro quando serve e pareti manovrabili. Per quanto riguarda queste ultime, però, vi consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato.

Scegliendo due o più tavoli di dimensioni ridotte, la sala riunioni può essere assemblata su necessità.
I nostri professionisti sono a vostra disposizione per aiutarvi a progettare il vostro nuovo ambiente di lavoro. Se avete bisogno di maggiori informazioni, contattateci attraverso il canale che preferite.